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LOGGE DI RAFFAELLO

Le Logge di Raffaello si trovano nel Palazzo Apostolico, erano state progettate da Bramante per Giulio II, ma morti in rapida successione il Papa (1513), e l’architetto (1514), Leone X affidò a Raffaello il compito di decorarle.

I lavori iniziarono nel 1518 con la loggia del secondo piano, lunga 65 metri, che confina con la Sala di Costantino, una delle Stanze che disegnata da Raffaello fu affrescata dalla bottega dopo la sua morte.

La Loggia in origine era chiusa da vetrate dipinte da Guglielmo de Marcillat, uno degli aiuti di Raffaello, sciaguratamente in occasione del Sacco di Roma nel 1527 i Lanzichenecchi le sfasciarono e di esse non è rimasto se non il rimpianto.

La loggia è costituita da 13 campate. L’apparato decorativo costituito
da stucchi e grottesche
è ispirato alla Domus Aurea.

Le paraste (pilastri leggermente sporgenti), della loggia furono dipinte da Giovanni da Udine Sono evidenti le analogie con le grottesche della Domus Aurea.

Nelle volte delle 13 campate sono affrescati episodi biblici

Tra questi da rimarcare:

La costruzione dell’Arca

Il sogno di Giacobbe

Mosè salvato dalle acque, con il bellissimo paesaggio

L’Adorazione
dei Magi

In totale nelle volte delle 13 campate sono affrescati 52 episodi tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, a Raffaello si devono i disegni mentre i dipinti sono di Giulio Romano, Giovanni Francesco Penni, Perin del Vaga, Giovanni da Udine, Polidoro da Caravaggio.

Negli stessi anni in cui veniva affrescata  la Loggia del secondo piano, che conduceva agli appartamenti papali, al primo piano fu decorata la cosiddetta prima loggia, i cui affreschi forse realizzati interamente dalla bottega, prima sono caduti in abbandono, poi nell’1800 sono stati ricoperti da altri quattro non memorabili.

L’ultima loggia di Raffaello, si trova al terzo piano del Palazzo Apostolico è nota come Loggetta del Cardinal Bibbiena ed è affiancata da un piccolo ambiente  detto Stufetta del cardinal Bibbiena.

 

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