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FONTANONE DELL’ACQUA PAOLA

Fontanone dell’Acqua Paola
Fontanone dell’Acqua Paola - clicca per ingrandire

Il Fontanone dell’Acqua Paola si deve a Papa Paolo V Borghese, che attorno al 1610 incaricò Giovanni Fontana (fratello maggiore del più noto Domenico) e Domenico Ponzio di ripristinare l’acquedotto Traiano, che vediamo attraversare la vicina villa Doria Pamphili, per supplire alla carenza di acqua di Trastevere e del Vaticano.

Da notare che le 4 colonne centrali della fontana provengono dall’antica facciata della basilica costantiniana di San Pietro, che in quegli anni, su incarico sempre di Paolo V, Carlo Maderno stava ricostruendo.

Le 4 colonne centrali - clicca per ingrandire

Nella parte superiore della fontana una grande iscrizione ricorda che l’opera si deve a Paolo V, tuttavia l’iscrizione è imprecisa, infatti dice che l’acquedotto ripristinato era l’Augusteo Alsietino (sarebbe a dire salatino) ma così non è, come abbiamo detto si tratta dell’acquedotto Traiano.

L’iscrizione - clicca per ingrandire

Sul coronamento due angeli scolpiti da Ippolito Bruzio reggono lo stemma Borghese formato da draghi e aquile.
Draghi ed aquile che appaiono un po’ dappertutto.

Il coronamento - clicca per ingrandire

I marmi della fontana furono prelevati dal Foro di Nerva, demolendo ciò che vi restava del tempio di Minerva.

Ma a Papa Alessandro VIII la fontana non parve abbastanza monumentale, quindi nel 1690 incaricò Carlo Fontana, uno dei maggiori interpreti del tardo barocco e nipote di Giovanni, di ampliare la fontana, cosa che Carlo fece costruendo un'unica grande vasca alla quale l’acqua affluisce sgorgando da tre piccoli catini e dalla bocca di due draghi.

La vasca - clicca per ingrandire

Anche Alessandro VIII volle che il suo intervento non passasse inosservato, così nell’arco centrale fece apporre il suo stemma e una lunga dedica.

Lo stemma - clicca per ingrandire

 

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