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DA VIA DELL’IMPERO ALLA CENTRALE MONTEMARTINI

Centrale Montemartini
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La dismessa centrale Montemartini era un impianto a carbone per la produzione di energia elettrica.
I suoi vasti ambienti oggi ospitano, con incomparabile suggestione, sculture, frammenti architettonici e mosaici di epoca romana, provenienti dai Musei Capitolini.

In questo numero vi mostriamo alcune delle straordinarie sculture rinvenute in occasione della costruzione di via dell’Impero (1924-32), corrispondente all’attuale via dei Fori Imperiali, via di S. Gregorio e via delle Terme di Caracalla.

Purtroppo gli scavi furono allora condotti con tale fretta che non è stata documentata la provenienza dei reperti, quindi non sappiamo da quale dei Fori Imperiali provengano.
La buona notizia è che non sono andati dispersi.

Cominciamo il nostro percorso con il dio dei boschi: Silvano; passiamo poi ad Antinoo, prediletto dall'imperatore Adriano, qui ritratto in un periodo che va dal 130 al 138 d. C.
Ed ecco Lucilla, figlia di Marco Aurelio e Faustina Minore, ritratta attorno al 165, quando fu nominata Augusta come la madre.

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Centrale Montemartini - Silvano Centrale Montemartini - Antinoo Centrale Montemartini - Lucilla
Silvano Antinoo Lucilla

Segue il grande imperatore Settimio Severo che regnò dal 193 al 211 in funzione anti oligarchica. Per chiarire il proprio pensiero, nel Palatino sul palazzo imperiale, fece scrivere “Dominus et Deus”. Lo accompagna una principessa del suo tempo, come si evince dalla elaborata pettinatura.

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Centrale Montemartini - Settimio Severo Centrale Montemartini - Principessa
Settimio Severo Principessa

Lo spettacolare ritratto che vi mostriamo appartiene a Caracalla, che fu associato al trono dal padre Settimio Severo nel 198 e regnò fino al 217. Caracalla è perseguitato da una pessima fama, peraltro fu molto popolare e va ricordato per avere concesso la cittadinanza a tutti gli abitanti dell'impero, ciò che tra l'altro significava fiscalità uguale per tutti.

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Centrale Montemartini - Caracalla
Caracalla

Passano gli anni e nel 244 diviene imperatore Filippo l’Arabo la cui moglie fu Otacila Severa; Severa perché suo padre si chiamava Severiano, dunque con la famiglia di Settimio Severo non aveva niente a che fare.

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Centrale Montemartini - Filippo l’Arabo Centrale Montemartini - Otacila Severa
Filippo l’Arabo Otacila Severa

Passiamo al mondo greco con il Dioniso arcaico, segue l’Apollo replica romana da un originale bronzeo di Fidia (andato perduto); poi Icaro, rielaborazione romana da un originale di Policleto (ovviamente scomparso).

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Centrale Montemartini - Dioniso Centrale Montemartini - Apollo Centrale Montemartini - Icaro
Dioniso Apollo Icaro

Ancora l’atleta, replica romana da un originale bronzeo di Policleto. Di nuovo una replica romana del giovane pugile da un originale di bronzo di Policleto.
Ovviamente è lecito congetturare che i preziosissimi bronzi siano stati fusi, visto che gli originali sono scomparsi.

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Centrale Montemartini - Atleta Centrale Montemartini - Pugile
Atleta Pugile

 

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