COTINI
I Cotini sono un popolo di origine celtica e sono stati stanziati dove oggi si trovano dal divino Augusto.
L’imperatore pensava che la presenza di una popolazione celtica, dedita alle coltivazioni e al commercio, avrebbe influenzato i selvaggi popoli vicini e in ogni caso la presenza di alleati fedeli come i Cotini avrebbe avvantaggiato l’impero.
In realtà i Germani e i Sarmati mai rinunciarono ai loro costumi, tuttavia per decenni la tenaglia, rappresentata dall’esercito Romano e dai Cotini, mantenne sufficientemente calma la regione, ma quando l’impero cadde nella discordia, le legioni romane lasciarono gli avamposti e i Cotini si trovarono abbandonati.
Appena Traiano si avvicinò alle loro terre i Cotini inviarono una ambasceria formata da tutti i loro cittadini più illustri. Traiano li accolse benignamente, essi allora si gettarono ai suoi piedi e piangendo raccontarono in quali misere condizioni erano caduti, quando le legioni Romane si erano ritirate. Ormai dovevano pagare tributi sia ai Quadi che agli Iazigi.
I Quadi poi, uomini barbari, iracondi, temerari, prendevano i giovani più gagliardi e li trascinavano a scavare nelle loro miniere, sperando di cavar fuori l’oro, di cui sono massimamente avidi.
Non si potevano più sopportare i loro oltraggi, se i Romani non li avessero soccorsi altro non restava da fare che attraversare il Danubio e riparare nella Provincia Romana.
Traiano dopo averli confortati promise che, sconfitti i comuni nemici, li avrebbe liberati da ogni gravame, stessero dunque fiduciosi e se volevano fare cosa gradita al popolo Romano, fornissero alle nostre legioni rifornimenti di grano, visto che nelle terre dei Quadi il frumento non è quasi coltivato.
I Cotini assicurarono che avrebbero provveduto largamente. Traiano fece consegnare loro ricchi doni e così rassicurati essi tornarono nelle proprie terre.
Marco Ulpio ben sapeva che la sua venuta significava per i Cotini la libertà dall’oppressione, quindi allorchè pose il terzo campo poteva dire di avere le spalle coperte e i rifornimenti assicurati, senza doverli fare arrivare da Carnuntum.
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