PER SAPERNE DI PIÙ: SEBASTIANO DEL PIOMBO
Sebastiano, fu un grande ritrattista, ma fu accusato di avere poca inventiva e nelle composizioni più complesse di essere lento, tanto da lasciarle talora incompiute come accadde per la pala della Cappella Chigi.
In compenso Michelangelo usò “l’amico Bastiano”, contro Raffaello, aiutandolo in ogni modo.
Accadde così che quando Raffaello morì immaturamente nel 1520, tra le Stanze restava da affrescare la Sala di Costantino. A 3 giorni dalla sua morte Bastiano scrisse a Michelangelo chiedendo il suo intervento perché Papa Leone X gli affidasse la decorazione della sala.
Michelangelo scrisse al cardinal Bibiena, il più intimo collaboratore del Papa, in favore di Bastiano, ma il cardinale, visto che Raffaello aveva preparato i cartoni per gli affreschi, preferì che fosse Giulio Romano, il principale aiuto di Raffaello, a proseguire l’opera del maestro.
Bastiano non la prese bene scrivendo che al posto suo erano stati scelti “i Garzoni” di Raffaello.
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