SUN AN’ SOUL - DREAM AN’ ROME
SAN PIETRO IN MONTORIO
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San Pietro in Montorio - clicca per ingrandire |
La chiesa di San Pietro in Montorio è costruita dove secondo la tradizione cristiana fu crocifisso San Pietro e già nel IX secolo si sa che qui si trovava un monastero.
Con il passare del tempo il complesso conventuale andò in rovina finché Sisto IV Della Rovere non fece restaurare il convento e costruire una nuova chiesa che peraltro fu completata grazie a Papa Alessandro VI Borgia e ai finanziamenti che ottenne da Ferdinando il Cattolico ed Elisabetta di Castiglia.
Papa Borgia la consacrò nel 1500. Non è certo a chi si debba il progetto, se a Baccio Pontelli, o a Meo del Caprino.
L’interno, oltre ad essere particolarmente suggestivo, conserva capolavori di Sebastiano del Piombo, Pomarancio, Baldassarre Peruzzi, Giorgio Vasari e Bartolomeo Ammannati.
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Sebastiano del Piombo |
Baldassarre Peruzzi |
La pala dell’altare maggiore, fino al 1797, era la Trasfigurazione di Raffaello, che prima fu portata dai francesi a Parigi, poi fu restituita a Roma e ai nostri giorni è esposta si trova nella Pinacoteca Vaticana.
Sotto l’altare maggiore si trovava la sepoltura di Beatrice Cenci, ma neppure da morta l’infelice Beatrice ebbe pace, la tomba fu profanata dai francesi nel 1798.
Da notare nella navata sinistra la Madonna con il Bambino e Sant’Anna della scuola di Antoniazzo Romano.
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Trasfigurazione |
Madonna con il Bambino e Sant’Anna |
Nel chiostro della chiesa di San Pietro in Montorio si può ammirare uno dei gioielli del Rinascimento, il Tempietto del Bramante, dedicato al martirio di San Pietro.
Bramante amava particolarmente le chiese a croce greca, in altri termini a pianta circolare (così aveva progettato San Pietro), e il tempietto esalta la simmetria delle forme circolari, come la cupola che è una perfetta semisfera, alla quale si ispirò Michelangelo quando progettò la cupola di San Pietro, ma come sappiamo quel diavolaccio di Giacomo Della Porta, trasformò la semisfera di Michelangelo in quello slanciato ellissoide che oggi vediamo.
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Tempietto del Bramante - clicca per ingrandire |
Nel 1876 “I Piemontesi”, in pieno furore anticlericale, vendettero il convento di San Pietro in Montorio allo Stato Spagnolo che lo destinò quale sede della Reale Accademia di Spagna a Roma.
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