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                SUN AN’ SOUL - DREAM AN’ ROME TEMPIO DEL DIVO ROMOLO E BASILICA DEI SANTI COSMA E DAMIANO
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                  | Tempio del Divo Romolo - clicca per ingrandire | 
 Sulla Via  Sacra si affaccia ottimamente conservato il Tempio del Divo Romolo, che però  proprio Romolo mitico re di Roma non è, semmai è Valerio Romolo figlio di Massenzio,  morto giovanissimo e divinizzato. Ma forse non è neppure Valerio Romolo, perché  l’attribuzione, dovuta a documenti medievali, è dubbia.
                 Il tempio ha  un corpo centrale di forma circolare, con copertura a cupola ed era rivestito  di marmo bianco. Il lanternino che vedete sopra alla cupola è barocco. Nella  facciata, concava, posta davanti al corpo circolare si aprono a sinistra e a  destra del portale d’ingresso 4 nicchie che ospitavano altrettante statue.Ai  fianchi del corpo centrale si trovano due celle absidate, precedute ciascuna da  una coppia di colonne di marmo cipollino, poste su alte basi (solo quelle di  destra sono sopravvissute).
 Ai lati del  portale d’ingresso vedete 2 colonne di porfido, il marmo degli imperatori, con  capitelli corinzi di marmo di Carrara, che sostengono una ricca trabeazione  anch’essa di marmo bianco.La porta di  bronzo è quella originale e pare che la serratura tuttora funzioni.
 
                  
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                    | Tempio del Divo Romolo, il portale d’ingresso - clicca per ingrandire |  Il tempio fu  costruito al posto di un ingresso circolare che dalla Via Sacra portava al Foro  di Vespasiano, noto anche come Foro della Pace. Nel 527 Teodorico re degli  Ostrogoti, il popolo dell’est cristianizzato, impadronitosi di Roma donò a Papa  Felice IV il Tempio di Romolo e la biblioteca del Tempio della Pace, presto  trasformata nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, e i due edifici, tempio e  chiesa, furono collegati.                                                                
                 All’interno del tempio sono state collocate le statue del gruppo dei Dioscuri provenienti dalla vicina Fonte Giuturna.
                 La Basilica  dei Santi Cosma e Damiano, con il suo convento, sorge all’interno del  Tempio della Pace, costruito da Vespasiano per celebrare la vittoria sui Giudei  e la conquista di Gerusalemme del 70 d.C.                
                 
                  
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                    | Basilica dei Santi Cosma e Damiano - clicca per ingrandire |                    All’interno del Tempio erano custoditi i  sacri arredi del Tempio di Gerusalemme, tra i quali il candelabro a sette  bracci, raffigurato nel vicino arco di Tito.Il Tempio fu distrutto da un incendio al  tempo di Commodo (190 circa) e ricostruito poco dopo da Settimio Severo, che su  una parete fece apporre le lastre di marmo della Forma Urbis, che descrivevano  appunto la forma della città in epoca imperiale.
 Molti secoli dopo Papa Urbano VIII  Barberini restaurò la basilica, rialzando il pavimento di 7 metri: la chiesa  risultò cosi formata da due ambienti, uno inferiore a livello del Foro Romano ed  uno superiore.Nel 1947 l’ingresso inferiore, che passava  per il Tempio di Romolo, fu chiuso e contestualmente fu restaurato il tempio di  Romolo ripristinandone le antiche forme. Chiuso il vecchio ingresso ne fu  aperto uno nuovo su via dei Fori Imperiali.
 L’interno presenta lo spettacoloso mosaico  del catino absidale, uno dei più belli della Roma Cristiana, straordinario per  espressività, cromatismo e vivacità. Il mosaico risale al tempo di Papa Felice  IV (526 – 530), che qui è ritratto con in mano il modellino della chiesa. Questo mosaico è considerato l’ultimo  capolavoro dell’arte antico romana prima dell’avvento dello stile bizantino.
 La scena, che si staglia sul fondo blu  cobalto, mostra Cosma e Damiano che accompagnati da San Paolo (a sinistra) e  San Pietro vanno verso il Cristo che indica il cielo.                
                Nella sezione inferiore le dodici pecore rappresentano  gli apostoli.
 
                  
                    | Basilica dei Santi Cosma e Damiano, il mosaico del catino absidale - clicca per ingrandire |  
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                    | San Paolo | San Pietro | Il Cristo | Gli apostoli |  
                  L’artista si esprime attraverso i forti  contrasti cromatici e l’intensa caratterizzazione dei volti, dando vita ad una  raffigurazione tra le più vive e coinvolgenti di tutta l’arte musiva Cristiana.                
                 I mosaici che decorano l’arco absidale sono successivi, messi in opera  al tempo di Papa Sergio I (650 – 701). Il fondo d’oro e l’accentuata astrazione  simbolica evidenziano l’affermazione dello stile bizantino.                
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