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ANDREA POZZO

Andrea Pozzo nato a Trento nel 1642 morì a Vienna nel 1709, fu architetto e pittore.

Già nel 1665 entrò nella Compagnia di Gesù come membro laico e sarà la Compagnia a guidare ed ispirare la sua produzione artistica.

Pozzo fu un grande studioso della prospettiva e dei suoi effetti illusionistici, la falsa cupola di Sant’Ignazio ne è l’esempio più spettacolare.

Come molti artisti del suo tempo al successo seguì la necessità di frequenti spostamenti, per seguire i lavori che gli venivano commissionati, che lo portarono in Lombardia, Piemonte, Liguria.

Giunse a Roma nel 1681 chiamato dal Generale dei Gesuiti Gian Paolo Oliva e a Roma diede vita al suo maggiore capolavoro: il soffitto della navata centrale della Chiesa di Sant’Ignazio, opera memorabile ed applicazione dei suoi studi sulla prospettiva.

Il soffitto della navata centrale della Chiesa di Sant’Ignazio - clicca per ingrandire

Infatti sul soffitto piano della Chiesa, Pozzo dipinge architetture che creano un illusorio effetto di profondità per guidare l’occhio del visitatore verso il centro della composizione nella quale è rappresentato lo spirito di due secoli di storia dei Gesuiti.

A Sant’Ignazio Andrea Pozzo ha affrescato anche la falsa cupola, i pennacchi, il catino absidale, le pale dell’altare maggiore e la volta della cappella di San Luigi Gonzaga.

La volta della cappella di San Luigi Gonzaga - clicca per ingrandire

Il suo stile ha influenzato in modo determinante la decorazione della chiese cattoliche di tutta Europa nell’età tardo barocca.

Elaborò il trattato “Perspectiva pictorum et architectorum” nel quale dettava le istruzioni per dipingere prospettive architettoniche. Il trattato pubblicato anche nel 1800 fu tradotto in italiano, francese, tedesco, inglese e per volontà dei Gesuiti anche in cinese.

 

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