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PALAZZO ALTEMPS

Palazzo Altemps
Palazzo Altemps, Galata suicida con la moglie - clicca per ingrandire

Il primo proprietario di Palazzo Altemps fu Girolamo Riario, nipote di Papa Sisto IV della Rovere (il Papa della cappella Sistina). Girolamo affidò la progettazione a Melozzo da Forlì, che nel 1480 completò i lavori.

Nel 1511 il nuovo proprietario cardinale Francesco Soderini, potente e ambizioso, volle ampliare il palazzo e chiamò quali architetti Antonio da Sangallo il Vecchio e il grande Baldassarre Peruzzi, al quale si deve il cortile, considerato uno dei più belli, se non il più bello di Roma. Passano gli anni e cambiano i proprietari, finché nel 1568 il Cardinale Marco Sittico Altemps, nipote di Papa Pio IV, acquistò il palazzo, dove sul culmine si vede l’ariete simbolo del cardinale.

Oggi palazzo Altemps è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano.
Il nucleo delle opere esposte è costituito dalle collezioni Boncompagni-Ludovisi, Mattei e Del Drago.

La famiglia Boncompagni diede alla chiesa Papa Gregorio XIII (1502 – 1585) e cinque cardinali. I Ludovisi raggiunsero il papato con Gregorio XV (1564 – 1623). Nel 1701 il ramo familiare di Gregorio Ludovisi confluì nei Boncompagni, assumendo il nome di Boncompagni Ludovisi principi di Piombino.
I Mattei erano una famiglia romana discendente dai Papareschi, dei quali si ricorda il Papa Trasteverino Innocenzo II, ebbero sei cardinali.
La famiglia Del Drago ereditò la collezione dal cardinale Alessandro Albani (1692 – 1779), nipote di Papa Clemente XI e grande mecenate.

Palazzo Altemps - il Museo Nazionale Romano
Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps - clicca per ingrandire

Le collezioni sono formate da sculture di straordinario valore.
A solo titolo d’esempio citiamo:

Palazzo Altemps - Galata suicida con la moglie Palazzo Altemps - Galata suicida con la moglie Palazzo Altemps - Galata suicida con la moglie
Palazzo Altemps, Galata suicida con la moglie - clicca per ingrandire

I Galati erano un popolo celtico, come i Galli, che nel III secolo a. C. lasciarono le proprie terre e scendendo lungo il Danubio arrivarono in Tracia, di qui dopo alterne vicende si stabilirono in Asia Minore, costituendo un regno, la Galazia, con capitale Ancyra, l’attuale Ankara capitale della Turchia.

Il Galata suicida, assieme al Galata morente, esposto nei musei Capitolini, fu scolpito per volontà del re di Pergamo Attalo I, in ricordo della sconfitta (230 a. C. circa) che inflisse ai Galati mentre tentavano di invadere il suo regno, ciò valse ad Attalo il titolo di Soter, cioè salvatore.

 

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