MACCHINE DA GUERRA
Marco Calidio Severo ci spiega che le macchine da guerra sono fondamentali per vincere i barbari, dice Calidio: Traiano è convinto che per vincere la guerra dobbiamo attaccare, dividere le forze nemiche e attaccare.
Se restiamo nelle nostre fortezze i barbari attraverseranno il Danubio, e noi per difendere la provincia dovremmo inseguirli e cadremo nella trappola di combattere sul terreno da loro preferito.
Non c’è alternativa dobbiamo attaccare.
Come ti ha detto Lucio Licinio Sura la forza dei barbari sta nei cavalieri e negli arcieri. Noi stimiamo che i soli Quadi abbiano più di 100 mila cavalli.
R.I. un’enormità.
Calidio – vero, ma pensa quanto pascolo serve per far mangiare tutti i giorni 100 mila cavalli. Considera poi che ai barbari non piace il pane, loro mangiano carne, carne e ancora carne. Altri pascoli per i bovini.
R.I. interessante, ma, insomma che c’entra con la guerra.
Calidio – per tutti gli dei! Bisogna dunque spiegarti ogni cosa? Allora noi avanziamo nel loro territorio, ci ripariamo nei nostri accampamenti fortificati e senza perdere tempo diamo alle fiamme tutti i pascoli che troviamo, allora se non vorranno morire di fame uomini e bestie dovranno attaccarci. E noi li aspettiamo nelle nostre fortificazioni.
R.I – dove avrete portato le macchine da guerra.
Calidio – bravo! Loro attaccheranno con gli arcieri, ma prima che si avvicinino noi mettiamo in azione le nostre macchine da lancio, e sai perché le chiamiamo Tormenta?
R.I. – posso immaginarlo.
Calidio – bravo.
Dunque ci portiamo appresso l’onagro, che è la nostra macchina più tremenda, con l’onagro possiamo sparare globi da 50 chili a 400 metri, oppure carichiamo l’onagro con palle di fuoco...
R.I. – che sono le palle di fuoco?
Calidio – fai conto che riempiamo degli otri di pelle di pece e prima di sparare gli diamo fuoco. |
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R.I. – e poi?
Calidio – per tirare le frecce si devono avvicinare e a quel punto noi attacchiamo con le catapulte e le baliste , per maggior sicurezza comunque ci portiamo appresso anche le carrobaliste.
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Catapulta |
Balista |
Balista |
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Carrobalista |
Carrobalista |
Carrobalista |
R.I. - a questo punto avrete fatto fuori la cavalleria leggera.
Calidio – ma bravo! A questo punto se abbiamo sparato come sappiamo, la cavalleria leggera dei barbari sarà scompaginata e lanceranno i catafratti e noi faremo intervenire gli scorpioni e subito dopo i frombolieri.
R.I. – e se i barbari si ritirano?
Calidio – appena vediamo che i catafratti sono scompaginati, facciamo uscire la nostra cavalleria perché tagli la ritirata dei catafratti e li divida dalla loro cavalleria leggera, e questo è il momento che abbiamo atteso, ora sì! escono le nostre legioni e finalmente annientiamo i barbari.
R.I – dunque le macchine da guerra sono decisive.
Calidio – le macchine da guerra bisogna saperle costruire e bisogna saperle usare: caricare con la giusta tensione e fare arrivare i proiettili o le scariche di frecce al punto giusto e bisogna tenere il segreto. I barbari hanno spie dovunque, per questa ragione la macchine da guerra sono custodite dai veterani. Ma soprattutto non bisogna cadere negli agguati, per questo ci vogliono esploratori ben addestrati, che seguano le nostre regole scrupolosamente.
R.I – di che regole parli?
Calidio – la sicurezza delle legioni è nelle mani degli esploratori, le regole sono ferree. Quando si procede in perlustrazione la regola è che, quando ci si inoltra in luoghi pericolosi, si lasciano almeno due uomini a cavallo in sicurezza, gli altri procedono e perlustrano e più avanzano più si ripete il procedimento. Se gli esploratori più avanzati sono attaccati devono avvertire gli altri a voce o con frecce infiammate o in qualunque altro modo. Quelli che sono rimasti in retroguardia hanno l’ordine di rientrare il più velocemente possibile presso l’accampamento opresso la colonna in marcia, che si mette in allerta, aspettando il rientro degli esploratori più avanzati, se questi non rientrano è segno che i barbari sono in gran numero. Basta mi fermo qui. Insomma puoi capire che ci vuole un grande addestramento e tanta disciplina. Noi pensiamo che per formare un buon legionario ci vogliono 2 anni.
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