ANTONIO DA SANGALLO
Antonio da Sangallo il Giovane (1484 – 1546), è stato uno dei maggiori protagonisti del Rinascimento Romano.
Arrivato a Roma, quando non aveva ancora vent’anni, imparò il mestiere lavorando con lo zio Giuliano, che lo presentò a Donato Bramante del quale divenne uno degli aiuti.
La sua prima opera romana è la chiesa di Santa Maria di Loreto,
iniziata nel 1507.
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Santa Maria di Loreto - clicca per ingrandire |
Quest’opera oltre ad essere bella è di una geniale originalità, la base è un cubo sul quale poggia un grande tamburo ottagonale, che regge la cupola nervata. La lanterna, nota a Roma come la “Gabbia dei Grilli”, è stata realizzata a fine ‘500 da Giacomo del Duca.
Attorno al 1514 il cardinale Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III, gli affidò la costruzione del palazzo di famiglia, al quale Antonio lavorò sino alla morte.
Per l’armonia e le proporzioni Palazzo Farnese è considerato il più bello dei palazzi romani. Il cortile riprende lo stile del Colosseo, costituito da arcate su pilastri dei diversi ordini: dorico, ionico e composito, come aveva rielaborato Bramante nel cortile di Santa Maria della Pace.
Mentre attendeva a Palazzo Farnese, Papa Leone X de’ Medici lo nominò coadiutore di Raffaello nella Fabbrica di San Pietro. In quegli stessi anni (1516), costruì per il giurista Melchiorre Baldassini l’omonimo e celebre palazzo.
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Palazzo Baldassini - clicca per ingrandire |
Venuto a morte Raffaello, fu nominato primo architetto della Fabbrica di San Pietro ed ebbe come coadiutore Baldassarre Peruzzi. Fedele all’impianto raffaellesco che prevedeva una pianta a croce latina, per motivi estetici sopraelevò il pavimento, al di sotto del quale sono state ricavate le “Grotte Vaticane”, mentre al livello inferiore si trova la Necropoli Vaticana con la tomba di Pietro.
Prevedendo di non riuscire a vedere la conclusione dei lavori, Antonio lasciò un grande modello di legno della basilica, così come l’aveva progettata.
Altre sue opere romane sono: la facciata dell’Antica Zecca, l’interno di San Giovanni dei Fiorentini, costruito successivamente da Giacomo della Porta,
la chiesa di Santa Maria in Monserrato,
la cappella del Coro a Santa Maria sopra Minerva, Santo Spirito in Sassia e Palazzo Sacchetti.
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La facciata dell’Antica Zecca - clicca per ingrandire |
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