PER SAPERNE DI PIÙ: MICHELANGELO
Il primo soggiorno romano di Michelangelo risale al 1496 – 1501.
In questo periodo scolpì la famosa Pietà Vaticana.
Fu richiamato a Roma nel 1505 da Papa Giulio II e da Roma scappò accusando il Papa di volerlo morto. Giulio II fu imprevedibilmente paziente tanto da farlo tornare a corte, dove peraltro il nostro si era fatto un buon numero di nemici.
Intanto, era il 1506, nelle terme di Tito fu ritrovato il gruppo del Laocoonte,
spettacolosa testimonianza di arte ellenistica del II periodo (240 – 150 a. C), che afferma un nuovo stile evidenziato dalla torsione plastica delle masse muscolari, per conseguire quegli effetti di drammaticità ed espressività assenti nell’arte classica.
Papa Giulio II salvò il Laocoonte facendolo portare in Vaticano nel cortile del Belvedere, assieme a molte altre sculture antiche.
Michelangelo iniziava a lavorare alla Cappella Sistina a metà del 1508 ed è plausibile che il Michelangelo monumentale della Sistina si sia ispirato all’arte medio ellenistica in genere e al Laocoonte in particolare.
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