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ORTO BOTANICO

A Roma si sa ci piace fare le cose in grande, volendo un orto botanico, non ci siamo contentati di un orticello, nossignori, venite a vedere il nostro: si estende per 12 ettari.

Come tutte le cose romane l’Orto ha una lunga storia.

Ai tempi dell’impero qui si trovavano gli Orti di Geta, lo sfortunato figlio di Settimio Severo. Questi orti godevano della fertilità del terreno e della prossimità dell’acquedotto di Traiano, ripristinato da Papa Paolo V, che sul Gianicolo fece sorgere la mostra dell’acqua Paola, il famoso Fontanone, progettato da Giovanni Fontana e costruito nel 1612.

Passano gli anni e passano i secoli, sotto Papa Bonifacio VIII, attorno al 1300, nacque il progenitore dell’Orto Botanico, che si chiamava Simpliciarius Pontificius Vaticanus, ovvero giardino dei semplici, espressione con la quale si indicava il luogo dove si coltivavano piante medicinali. Come sappiamo Bonifacio VIII istituì l’Università “La Sapienza”, dunque il ciclo storico si completa oggi che l’Orto Botanico è curato proprio dal Dipartimento di Biologia Ambientale della “Sapienza”.

I Papi mostrarono una particolare attenzione per le proprietà medicinali delle piante, Leone X nel 1514 istituì presso l’Università “La Sapienza” la prima cattedra per l’insegnamento delle piante medicinali. I titolari della cattedra erano anche i responsabili dell’Orto Botanico Vaticano. Che questo poi fosse un orto botanico non lo sapevano, fino a quando Giovanni Faber, direttore dell’orto dal 1601 al 1621, chiamò botanica la materia.

Passano gli anni e il cardinale Neri Corsini, acquistò il palazzo che divenne Palazzo Corsini, affidandone la riprogettazione al famoso Ferdinando Fuga.

In quel tempo il terreno dove oggi troviamo l’Orto Botanico costituiva il giardino del Palazzo Corsini, del quale oggi vediamo lo scalone monumentale con la fontana dagli undici zampilli, che anch’essa si deve a Ferdinando Fuga.

Il giardino si estendeva sino al culmine del Gianicolo. 

Oggi i giardini Corsini sono stati frazionati: 12 ettari sono passati alla Sapienza e 4 al comune di Roma, in prossimità del monumento a Garibaldi. una recinzione divide le due proprietà,  ma dall’Orto Botanico è possibile vedere Garibaldi.

Come appresso diremo l’Orto, con le sue tremila specie, riserba piacevolissime sorprese, ma la sorpresa più grande è che un’area così estesa, al centro di Roma, si sia salvata dalla speculazione edilizia.

Miracoli della Botanica!

Come detto la visita all’Orto è gradevolissima, per i panorami e per la ricchezza delle collezioni esposte richiederebbe almeno mezza giornata.

Passeggiando per i 12 ettari ci si potrebbe perdere, ma all’ingresso viene fornita la guida che sotto riportiamo. Nella nostra versione abbiamo evidenziato in rosso i punti ai quali abbiamo riservato una particolare attenzione. Tra questi ci siamo soffermati in particolare sulla Serra Corsini, con la sua eccezionale collezione di piante grasse (le cosiddette succulente). Vi invitiamo anche a visitare il Giardino dei Semplici, visto che in questo nostro tempo stiamo riscoprendo il valore farmacologico degli alimenti e perché no delle piante officinali.

Per brevità abbiamo trascurato altri punti altrettanto interessanti, ma siamo certi che chi andrà in visita all’Orto Botanico vorrà vedere la Serra Tropicale, il Giardino Giapponese e, tempo permettendo, tutte le cose interessanti offerte dal Dipartimento di Biologia Ambientale della “Sapienza”.

Buona visita!

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