CAPPELLA BARBERINI
La Cappella Barberini fu inaugurata nel 1616 dal cardinale Maffeo Barberini, prima di diventare papa con il nome di Urbano VIII (il papa filo francese del processo a Galileo).
Il cardinale seguì personalmente i lavori che aveva affidato a Matteo Castelli di Melide, ticinese come il grande Maderno al quale, come sappiamo, si deve il progetto della chiesa.
La cappella è giustamente famosa per i capolavori che custodisce e per la ricchezza dell’impianto, ma è anche famosa perché Giacomo Puccini ambientò in questa cappella il primo atto della Tosca, che vede il protagonista Mario Cavaradossi impegnato a dipingere una Madonna, quando Tosca reclama: “Ma falle gli occhi neri”.
Questa Madonna è rimasta nella scenografia dell’opera, mentre la cappella è splendidamente dipinta dal Passignano (Domenico Cresti 1560-1638) e nelle nicchie laterali a destra e a sinistra mostra la Santa Marta capolavoro di Francesco Mochi (1580-1622), S. Giovanni Evangelista di Ambrogio Bonvicino (1552-1622), la Maddalena di Cristoforo Stati (1556-1619) e uno splendido San Giovanni Battista di Pietro Bernini (1562-1629), che come si vede fu un grande maestro per il figlio Gian Lorenzo.
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