I vecchi recuperi monetali dal Tevere
Molte sono le monete rinvenute nel Tevere e lungo i suoi argini. Un primo
cospicuo nucleo, circa 50.000, furono rinvenute durante gli sterri ed
il dragaggio del fiume in occasione dei lavori di sistemazione e costruzione
degli argini, delle banchine e dei muraglioni tra il 1877 ed il 1890. I verbali dell'epoca menzionano i luoghi nei quali
si scavò e le monete rinvenute. Purtroppo, però, le monete vengono elencate
a gruppi e non singolarmente, quindi le notizie non sono spesso riconducibili
all'esistente. Solo monete particolarmente ben conservate o d'oro sono
descritte a parte.
Queste monete furono custodite in Soprintendenza, presso il Medagliere del Museo Nazionale Romano, dove furono in parte inventariate
e suddivise dalla Consevatrice del Medagliere dell'epoca, Secondina Lorenza
Cesano, in due gruppi (con riferimeno allo stato di conservazione): Tevere
I che comprendeva circa 8500 monete, e Tevere II che ne comprendeva
1141, tutte di età imperiale.
Quando il Ministero delle Finanze richiese materiale metallico
da rifondere per necessità di ordine bellico, la Conservatrice raccolse
ben 274 kg di monete provenienti "dal sottosuolo urbano" (quelle
in peggiore stato di conservazione), riponendole in cinque casse di legno
che, però, non furono mai ritirate. Ritrovate successivamente nei magazzini
del Museo Nazionale Romano, sono attualmente studiate dai ricercatori
del gruppo dei Fundmünzen der Römischen Zeit della Goethe
Universität di Frankfurt a.M. Sino ad oggi sono state pubblicate le monete
riferibili agli imperatori Caligola e Claudio,
e un piccolo nucleo di monete "greche".
Nel tempo si sono effettuati numerosi altri rinvenimenti: tra questi
il gruzzolo di aurei da Pietra Papa e i 1177 esemplari, per la maggior
parte quadranti,
provenienti da una probabile antica officina di fusione presso Roma.
|