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STANZA DI ELIODORO

La Stanza di Eliodoro fu affrescata subito dopo quella della Segnatura, quindi a partire dal 1511, per essere completata nel 1514.

Nel 1511 Raffello affrescò la Volta, successivamente su una delle due pareti lunghe, tra il 1511 e il 1512, dipinse la Cacciata di Eliodoro dal Tempio di Gerusalemme; a seguire, su una delle due pareti con finestre, nel 1512 affrescò la Messa di Bolsena, sull’altra, dal 1513 al 1514, ha raffigurato la Liberazione di San Pietro dal carcere dove sono evidenti i tagli di luce, infine, sulla seconda delle pareti lunghe, nel 1514, l’Incontro di Attila e Leone Magno.

La Volta - clicca per ingrandire

Questa Stanza, negli episodi della Liberazione di San Pietro e nella Fermata di Attila, mostra l’ulteriore sviluppo del linguaggio di Raffaello, che drammatizza la narrazione con tagli di luce mai tentati prima. Un luminismo che influenzò lo stesso Caravaggio. È questa una svolta nella storia dell’arte, che Raffaello concepì per contrapporre alla convulsa drammaticità degli eventi umani, la serenità che accompagna la storia della chiesa.

Gli innovativi tagli di luce nella Stanza di Eliodoro

 

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