I MOSAICI DI ROMA CRISTIANA
Nei suoi primi secoli il cristianesimo rifiutava la rappresentazione iconografica come espressione dell’idolatria, seguendo la tradizione giudaica e precedendo quella islamica, ma a partire dal IV secolo cadde il divieto. Si attribuisce questo mutamento alla necessità di trovare forme espressive immediate e universali per essere comprese da popolazioni che abitavano ogni parte dell’impero romano.
Le conseguenze di quella che può essere considerata una scelta epocale sono state enormi, perché se da un lato si è sviluppata la grande arte cristiana, d’altro canto la rappresentazione di Dio in forme umane, il Dio Padre che spesso ricorda il Giove dei pagani, ha causato e tuttora provoca profondi equivoci.
L’arte cristiana nasce con il mosaico ispirato al modello romano, quindi con tratti di realismo che gradualmente con l’affermarsi dello stile bizantino cederà il passo a forme più astratte e stilizzate, per arrivare nella nostra Roma alle originali creazioni di quei grandi artisti che sono stati Pietro Cavallini, Jacopo Torriti, Filippo Rusuti e in pieno rinascimento Melozzo da Forlì.
In questo nostro viaggio nei mosaici delle chiese di Roma vedremo tutta l’evoluzione dell’arte musiva cristiana.
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